Recensione “I Cowboy non mollano mai” a cura di Milo Cavaciocchi #SHEYKAN#

Recensione
“I Cowboy non mollano mai”
di Max Pezzali

Da dove iniziare? Beh, forse in questo caso è bene iniziare dalla fine. La fine, purtroppo o per fortuna dipende dai punti di vista, lascia un po l’amaro in bocca…no perché non sia un bel finale ma perché si avrebbe voglia ancora di sapere altro, si pende letteralmente dalle parole del Signor Max e a un certo punto, dopo una sua considerazione sull’argomento che stava trattando traendo le conclusioni…zac, fine. Nessun epilogo per intenderci, nessun commento finale dell’artista, nessuna massima finale a racchiudere quanto detto nel libro. Questa l’unica nota “dolente” se vogliamo. Andando a retroso si nota come negli ultimi capitoli Max si sposti più a parlare del perché di certi album, di certe canzoni, motivando idee e scelte di fondo e auto-criticandosi in varie occasioni (ma si sa, Max è fin troppo umile a volte). Nei capitoli centrali ecco il clou di tutto il libro, il motivo che secondo il sottoscritto, ha favorito la scleta del titolo ispirandosi all’inedito “I cowboy non mollano”: la vicenda Mauro Repetto e la nuova strada di Max. Già nei primi capitoli Max parla del suo amico, della sua scelta di abbandono che tratterà in seguito e quando ne parla si sente tutta la tristezza e la forza di Max nella sua scelta di continuare. Fino a che non si arriva alla vicenda, infatti, è tutto un susseguirsi di episodi, aneddoti, curiosità…tutte cose che fan sorridere, divertire, preoccupare ed emozionare. Poi l’evento pare avere effetto sullo stesso racconto, pare che anche questo si arresti un attimo, per poi riordinare ogni lettera, parola, frase e continuare a riempire le pagine bianche seguenti. E’ in definitiva un romanzo che si legge bene, in alcuni tratti se ne potrebbe fare un film d’azione, in altri melodrammatico, in altri comico. E’ un Max tuttotondo, che svuota i propri armadi davanti al lettore di turno e mette in mostra quelle che saranno le carte che giocherà, sperando ancora una volta di non sbagliare mano perché è cosciente che la vita non da’ troppe possibilità e quando ci accorgiamo di una strada che ci viene indicata, e magari è anche quella sognata, bisogna provare a buttarsi senza preoccuparci se andrà tutto bene o no, l’importante sarà, nel peggiore dei casi, sapersi rialzare e montare in sella per continuare il proprio viaggio…proprio come va un vero cowboy.

By Sheykan
(Milo Cavaciocchi)