Il “bello” del Max 20 Tour 2013 si racconta in questa intervista esclusiva.
-Ciao Davide! Eccoci!
-Dal 2013 sei il virtuosissimo e scatenato chitarrista nel tour di Max Pezzali. Chi è per te questo artista che viaggia nella musica dagli anni 90? Innanzitutto non sono un virtuoso. Non è falsa modestia, semplicemente non ho mai desiderato esserlo. Sono interamente autodidatta, come chitarrista, cantante, tastierista e pianista. Sono nato scrivendo canzoni e gli strumenti per me sono e restano dei mezzi per poter comunicare delle cose, più che oggetto di studio. Quando ho saputo che avrei suonato con Max Pezzali ho gioito, per vari motivi. Prima di tutto ho avuto spesso la sensazione che questo fosse un ambiente positivo, basandomi sulle poche volte che l’avevo respirato da fuori. Posso dire che non mi sbagliavo. I musicisti erano, e sono, salvo un paio di casi, persone a cui sono legato da molto tempo, come, ad esempio, Giorgio e Sergio. Inoltre credo che nella musica di Max ci sia molta onestà.
Non c’è nessuno che abbia saputo descrivere la provincia italiana meglio di lui. Sono parole semplici, di una semplicità commovente, spesso. Inutile dire che quando mi comunicarono la scaletta mi resi conto di sapere già tutte le canzoni prima di iniziare a provarle. E’ stato un salto indietro nel tempo, inutile negarlo. Insomma, ero alle medie quando alla radio passavano Come Mai ed ho un bel ricordo di quel periodo, un po’ come probabilmente ce l’abbiamo in molti. Sono convinto che buona parte del successo di questo tour sia dovuto alle belle emozioni seppellite nel tempo che queste canzoni riportano a galla.
-Quali emozioni ti sta dando questo tour? Mi sto divertendo. Molto. E’ estremamente impegnativo, dal mio punto di vista. Suono un sacco di cose diverse, canto moltissimo e ho molta strumentazione da tenere d’occhio mentre il concerto scorre, che in realtà è quello che mi è sempre piaciuto fare. Ci sono canzoni che adoro, che mi hanno fatto scendere le lacrime più volte. In più, diamine, il pubblico canta tutte le canzoni a memoria, dall’inizio alla fine.
Questo è stravolgente, non mi era mai successo, devo dire. E’ bello poter mettere tutto te stesso in una cosa così.
-Com’è stato passare dai tour con le opere di Franco Battiato ai karaoke-tour di Max? Innanzitutto, per lo meno fino a quando non decide di mandarmi via, continuo a collaborare anche con Franco, non si tratta di un passaggio. In realtà le differenze sono molto poche. Sono entrambi artisti che stimo, sia dal punto di vista umano che artistico. Si tratta di fare un lavoro, questo deve essere chiaro. E’ naturale che io cerchi, dentro al riquadro di spazio che mi viene consegnato, di inventare e di essere il più creativo possibile, ma rimango un braccio al servizio di una mente che non è la mia.
Mi hanno fatto molto ridere i fan di Battiato che hanno criticato aspramente il mio lavoro con Max. La trovo una dimostrazione di ignoranza enorme. Se questa gente si interessasse di capire cosa c’è dietro a quello che si vede, avrebbero un’idea totalmente diversa di come stanno le cose. Io sono orgoglioso di lavorare con entrambi. Sono due persone meravigliose.
-Il tuo sito http://www.davideferrario.com è geniale nella sua semplicità. I tuo blog è molto più nutrito. qual’è il tuo vero rapporto con il web? Sono, purtroppo, un informatico, di formazione. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con i social network. Avevo un blog quando la gente ancora non sapeva cosa fosse, e me lo ero programmato io dato che non esistevano nemmeno le piattaforme. Mi è sempre piaciuto aggiornare in diretta le poche persone che mi seguono su quello che faccio. Credo sia un modo divertente di raccontarsi. Mi piace fare polemica, mi piace essere pungente ed ironico perchè trovo che l’ironia e l’autoironia siano tra le massime espressioni di intelligenza che un individuo possa dimostrare.
Il mio sito è figlio di questo pensiero. Non ci ho ragionato molto, sia chiaro, ma davvero non ho tempo di farlo. Inoltre sono convinto che il vero e proprio sito sia oramai una questione istituzionale.
Una volta registrato il dominio ci puoi infilare quello che vuoi, tanto la gente non lo guarderà mai.
Guarderà, forse, il tuo profilo di Twitter se lo troveranno divertente o se farà figo seguirlo, la tua pagina di Facebook se pubblicherai qualche foto bella o qualche frase scomoda e impopolare che possa suscitare qualche dibattito e tutto il resto dei social network che stanno tra Instagram, questo Vine che ora sta nascendo eccetera, eccetera.
-Facciamo cultura tra i nostri utenti:
1) Qual’è l’album che ti ha formato musicalmente o che ha stravolto la tua vita fino a farti dire “la musica sarà il mio futuro”? Ok Computer dei Radiohead.
2) Stesso discorso per una canzone, fondamentale per la tua vita musicale. Credo qualcosa dei Beatles quando ero piccolo. Tipo Help o Drive My Car.
3) Il tuo artista ispiratore, se ne hai uno. Ne ho molti. Mi piacciono tanto Thom Yorke, Damon Albarn, Nanni Moretti, Woody Allen e Philip K. Dick.
-La tua chitarra, la vostra comunità. Puoi spiegarci cos’è “NOAH guitARS”? Noah Guitars è un’azienda che realizza strumenti in alluminio di cui io mi sono follemente innamorato tanti anni fa. Da allora è nato un bellissimo rapporto di amicizia e collaborazione tra noi. Io ne possiedo due e sono praticamente le uniche chitarre che uso, per fare qualsiasi cosa. Non mi capita quasi mai con gli strumenti, non ho una particolare affezione agli oggetti, di solito, ma quando provai quella che poi diventò la mia prima Noah, nel 2004, rimasi folgorato. Lo so, è la solita frase da chitarrista, però nel mio caso è così: in dieci anni non ho più avuto il desiderio di cambiare strumento. E’ come se in fatto di chitarre avessi raggiunto una perfezione oltre la quale non si riesce più ad andare, concetto che nel mondo in teoria non esiste. Invece io l’ho realizzato con loro. Il loro sito, http://www.noaguitars.com, è ricco di informazioni. Lorenzo Palmeri ha progettato e realizzato la chitarra che Lou Reed aveva scelto tra le sue chitarre preferite, la Paraffina, che possiedo anch’io. Insomma, meritano un’occhiata e un approfondimento.
-Un saluto alla nostra pagina (Max Pezzali Tutta La Vita!) Ci vediamo a Febbraio!
Grazie mille! SILVIA & ALESSIO